Esempi di Storytelling aziendale applicati al settore del turismo

Esempi di Storytelling aziendale applicati al settore del turismo

Come abbiamo già avuto modo di vedere, lo storytelling applicato al turismo esperienziale ha tre componenti fondamentali: i personaggi, una situazione di conflitto/difficoltà da risolvere e la sua risoluzione. Ma per meglio comprendere cosa significa applicare questi principi, non vi è di meglio che dare un’occhiata agli esempi di storytelling già applicati dagli operatori del settore del turismo e delle experience.

Can’t skip hope – Visit Portugal

It’s time to stop. It’s time to take a break”: così inizia una delle più belle campagne del 2020, pubblicata dall’ente di promozione turistica del Portogallo, Visit Portugal. La campagna dal titolo “Can’t skip hope” è parte della serie “Can’t Skip Portugal” e utilizza uno stile narrativo che fa uso di video e immagini di repertorio per raccontare la destinazione nonostante non sia possibile visitarla durante la pandemia. L’idea è lanciare un messaggio di speranza ancora più universale: l’essere umano è in grado di “saltare” un viaggio ma non di perdere la speranza. 

Cosa ci ha insegnato questo esempio di storytelling? Che l’immedesimazione nella realtà e nel contesto della tua audience è la chiave di una comunicazione efficace.

Da “We want Google Street View” a “Sheep View 360°” – Visit Faroe Islands

Lo sapevi che le Faroe Island non erano su Google Maps fino a pochissimo tempo fa? È proprio da qui che parte la campagna lanciata da Visit Faroe IslandsWe want Google Street View” in cui la protagonista, una ragazza del luogo che lavora per l’ente di promozione turistica, racconta il suo paese a partire dalla sua esperienza personale, dalla panchina in cui ha dato il primo bacio al suo ufficio, passando per le colline a ridosso dell’oceano che circonda l’isola in cui si trova.

La campagna risale al 2016 e Visit Faroe Island ne ha fatta di strada da allora. Tra le idee più creative, la campagna “Sheep view 360°”, tanto apprezzata da vincere il Leone d’oro al Festival della creatività di Cannes del 2017.

In collaborazione con l’attrice Durita Dahl Andreassen, Visit Faroe Island ha realizzato un curioso sistema di mappatura delle isole e dei suoi luoghi più belli…con una telecamera montata sul dorso di una pecora, uno dei tratti distintivi di queste isole. Il successo mediatico della campagna ha portato Google ad aggiungere le Faroe Island a Google Maps. 

In conclusione, la creatività è una parte fondamentale del processo di creazione di materiale: a partire da qui gli esperti di storytelling possono giocare al meglio le proprie carte.

Dundee – Tourism Australia

Lanciata durante il Super Bowl del 2018, la campagna “Dundee” di Tourism Australia è stato un investimento non di poco conto. Ripartendo dall’iconica figura degli anni ‘80 Crocodile Dundee, Tourism Australia ha giocato le sue carte per raccontare, da una parte, le bellezze della terra che rappresenta e, dall’altra, fare buon uso di creatività, humor e elementi inaspettati. 

Da un punto di vista dello storytelling è particolarmente interessante notare come i creativi abbiano giocato proprio sul filo della realtà/finzione che ogni pubblicità crea, tanto da rivelare verso il termine dello spot che il protagonista comprende che di non essere in un film, nonostante le bellezze che si trova a visitare. Il risultato parla da sé, con oltre 7 milioni di visualizzazioni in pochissimo tempo.

Tourism Australia ci mostra quanto sia importante saper giocare su diversi livelli emotivi, humor compreso ma anche su diversi livelli di astrazione, come il sottile velo che separa realtà e finzione. 

Only Slightly Exaggerated  – Travel Oregon

Anche l’ente di promozione dell’Oregon ha voluto puntare sulla differenza tra realtà e finzione con uno spot più simile a un coloratissimo cartone animato fantastico per bambini. 

Il messaggio che Travel Oregon sta lanciando è molto semplice ed efficace: anche se le immagini esagerano la realtà, le emozioni che si provano sono le stesse, a riprova di quanto sia importante anche l’immaginario collettivo rispetto a un prodotto turistico esperienziale come una destinazione. A differenza dei precedenti, il video si rivolge chiaramente alle famiglie con bambini ma non esclude tutti coloro che vogliono ancora sentirsi bambini, sullo sfondo della destinazione. 

“Ci siamo assicurati di utilizzare mete esistenti, così come sono nella realtà. Potresti non trovarti a fare un giro con un coniglio gigante o a pranzare con uno Yeti in Oregon ma la sensazione di autenticità e genuinità che viene evocata è la stessa” ha affermato Linea Gagliano, Director, Global Communications di Travel Oregon, riporta Skift.

Storytelling e turismo esperienziale: da dove cominciare?

Abbiamo visto numerosi esempi di storytelling applicato a una destinazione che possono darti una mano per comprendere in che modo si può tradurre questo metodo in materiale promozionale efficace per la tua impresa.

Se stai cercando un metodo semplice e efficace da seguire, ti consigliamo di dare un’occhiata alla nostra ultima mini guida sullo Storytelling: 10 passi per operatori del turismo esperienziale in PDF!

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